È incorniciato perché destinato al mio possesso personale. Una me stessa trentenne, con l’allora immancabile sigaretta (ma è spenta!), posa davanti a uno sfondo che è la citazione di una pittrice molto amata, Georgia O’Keeffe (“Shelton with Sunspots, N.Y.”). Già comincio qui, nonostante il realismo ancora imperante in questo fotografico autoritratto, a prender gusto all’invenzione dei capelli che, con pochissime eccezioni, mai sono realistici nella mia pittura dopo “LA SVOLTA”. Qui sono liscissimi, lucidi, colanti, con belle tonalità caramellate non appartenenti alla mia reale capigliatura. Ma soprattutto emerge la propensione ad abbinare a figure realistiche in primo piano sfondi che non lo sono per niente e spesso diventeranno del tutto astratti fino al surreale.