Descrizione
Scompaiono per una volta le “città” e vengono sostituite da sbarre diagonali di una sorta di vetrata che scherma la luce più intensa. La “prigione” della vita non è certo, infatti, priva di luce, o meglio di tante luci, che fanno da contraltare alle tante ombre. I capelli-chiocciola della ragazza rannicchiata filtrano un arcobaleno di speranza che fa da corona alla sua intera persona rendendo sostenibile la pesantezza dell’essere, dolce la prigione del vivere.