Non è tempo di dormire per il genere femminile. Perciò la mia protagonista è sdraiata ma ben sveglia, con gli occhi bene aperti sulla realtà. Ogni suo tratto è quasi più astratto di quelli che compongono lo sfondo, a significare il suo essere rappresentante universale. Strisce colorate di luce e di ombre lievi percorrono corpo, braccia, mani e il viso, dove quegli occhi a palla sono fatti per guardare più all’interno che all’esterno. Un esterno-notte di palazzi molto colorati e tutti eretti, questa volta, perché le battaglie per una vita migliore hanno bisogno dell’ottimismo della volontà anche quando la ragione potrebbe indurre al pessimismo.