È lei al centro. Al centro del quadro e al centro della storia. Ma sono quattro i protagonisti, perché la signora ha partorito un bambino, ma non è suo figlio. È figlio dei due uomini alle sue spalle, due uomini che si amano e hanno voluto dare alla loro relazione il completamento della genitorialità. Tengono le mani sulle spalle della donna che offre loro generosamente questa possibilità perché le sono grati, le sono amici e hanno intenzione di portare avanti nel tempo il loro sodalizio, soprattutto nell’interesse di quell’esserino venuto al mondo per scelta d’amore.
L’idea di questo quadro mi è stata ispirata da una storia vera in cui mi sono imbattuta casualmente come dico nella per-forza-di-cose lunghissima dedica.
Dedico infatti questo quadro a V., splendida nonna-arcobaleno, a suo figlio L., al di lui marito L., ai loro due meravigliosi gemelli A. e G., venuti in questo mondo grazie alla GPA e certo, last but not least, alla loro fantastica mamma-ospite.