È bella, decisamente bella, la mia fumatrice avvolta in capelli-nuvola e nuvole di fumo della sua sigaretta, come è bello, esteticamente bello, il suo vizio maledetto. Le case sullo sfondo non crollano, sono ben erette, segno che il dominio razionale sulla propria vita non è del tutto perduto. Sarà l’ultima quella sua sigaretta? Ma quand’anche non lo fosse, ho cercato di conferire al viso della mia protagonista l’espressione riflessiva della consapevolezza che si afferma fino a diventare pensiero lucido, determinazione salda e che, prima o poi, forse, le farà vincere la battaglia in favore della sua salute e della sua autostima.