Descrizione
Il volto della mia signora era all’inizio troppo bello, troppo realistico. Ho avuto il coraggio di spennellarlo di bianco e rifarlo integralmente in coerenza con la mia “svolta”, ovvero la scelta di allontanarmi sempre più decisamente dal realismo fotografico. A ispirare questo lavoro in partenza è stata poi la descrizione che Richard Yates fa di un ambiente di lavoro in “Revolutionary Road”:”… un grigio silenzioso alveare… parlare accigliati al telefono… sotto la suprema indifferenza delle nubi primaverili che passavano veloci”. Com’è bello, forte e drammatico il contrasto tra l’affannarsi degli esseri umani e la suprema indifferenza dello spazio esterno quasi personificato. Nel mio fondo-paesaggio non ci sono nubi, ma si intuiscono nell’azzurro del cielo primaverile sopra i palazzi di un’astratta city, così come si intuisce il vento che fa fluttuare i capelli-matassa della mia accigliata signora.