BIOGRAFIA ARTISTICA

Formazione
La mia formazione non ha seguito le vie canoniche degli studi che preparano gli operatori dell'arte. Sollecitata fin da bambina dagli insegnanti di disegno a coltivare il mio talento, da adulta mi sono affidata di volta in volta a corsi tenuti da pittori/pittrici che le vie canoniche avevano seguito. Alcuni si sono rivelati cattivi maestri. Una, ottima.
E fu lei ad essere decisiva per la mia scelta definitiva di praticare l'arte della pittura....

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Facce del Prisma Donna

Facce del Prisma Donna

Scocca la scintilla dell’ispirazione e innesca in me il fuoco creativo. Frequentemente le fiamme si orientano verso i molti aspetti della femminilità, per consentire al mio genere, da sempre pesantemente oscurato e oppresso, di alzare la testa, di emergere in piena luce. Il mio pennello si presta così facilmente, così naturalmente al servizio della parità di genere!

Apre questa strada L’INARRESTABILE AVANZATA, in cui faccio marciare insieme tutte le donne, di ogni condizione e colore di pelle, vestite di bianco come ex vittime innocenti e ora combattenti, in un cammino consapevole e determinato che nessun oppressore, nessun despota autoritario, a capo di stato o di singola famiglia, potrà mai più fermare.
Un secondo risultato della mia anima rosa universale è PIETA’, in cui le condizioni di Madre e Figlia vengono rivisitate in un’alleanza di taglio inconsueto: diversamente dalla Pietà michelangiolesca a cui si richiama, nella mia è la Figlia che depone la Madre dalla croce del vivere e con quel suo sguardo diretto e tagliente ne prende il testimone per continuare a battersi per sé e per tutte. Questi due dipinti sono stati realizzati secondo lo stile pre-Svolta (vedi Biografia, Opere).
Dopo la Svolta riprendo la via con MUSICA, MAESTRO! LA CARMEN, in cui la fiammeggiante direttore d’orchestra chiude le mani sulla fine dell’opera e della sua coraggiosa protagonista morente, che brandisce come un’arma-testimone la scarpa rossa delle battaglie contro il femminicidio. Proseguo poi l’esplorazione delle altre facce del prisma femminile con lo sguardo fiero e resiliente della FORZA, con l’enigmatica GIOCATRICE, la coloratissima LETTRICE, la bella e riflessiva FUMATRICE, la dolce e ingenua SOGNATRICE, ma anche con il dramma di EURIDICE, con la condizione della giovinezza non certo sempre dolce e spensierata di DOLCEAMARO GIOVANE e con quella amara come fiele e tanto disperata da sfociare nel suicidio di VIRGINIA.
Per ora chiude la carrellata delle immagini del prisma rosa una faccia positiva, LAVORO, ovvero la conditio sine qua non per la conquista di una vera autonomia, una salda libertà.